Dr. Pulcinella Ruggero

Isteroscopia Diagnostica

Indicazioni e Tecnica

Isteroscopia Diagnostica Concetti di Base

Viene eseguita in ambulatorio, senza digiuno, senza alcun tipo di anestesia o preparazione farmacologia o esami del sangue, né tampone vaginale.

non si applica lo speculum, non si afferra con pinze né si dilata il collo dell’utero. con questi semplici accorgimenti l’esame è spesso indolore o produce al massimo un leggero fastidio.

  • Se correttamente eseguito, dura 1 o 2 minuti e può lasciare solo un dolore crampiforme simil-mestruale sopra il pube che scompare in pochi minuti senza bisogno di alcuna terapia
  • Per distendere la cavità dell’utero e rendere possibile visualizzarne l’interno, si utilizza un mezzo liquido ( soluzione fisiologica ).
  • la riuscita dell’esame e l’accettabilità da parte della paziente dipendono dall’uso di una tecnica corretta, da una strumentazione adeguata e efficiente, dall’abilità dell’operatore che nasce sia da una predisposizione naturale che da un lungo training di formazione e dal numero di esami eseguito.

Isteroscopia Diagnostica: Indicazioni

 

  1. Sanguinamenti uterini anomali in puerperio, età fertile, pre e post-menopausa e in pazienti che sono in cura dopo interventi per cancro alla mammella
  2. ecografie pelviche transvaginali che sospettano la presenza di una alterazione ( ispessimento dell’endometrio, polipi, fibromi, iperplasia, carcinoma dell’endometrio, istmocele ecc…ecc )
  3. sterilità e infertilità
  4. sospetto di malformazioni uterine (utero setto o utero bicorne)
  5. pap test ed esami citologici alterati
  6. sospetto di aderenze intrauterine, cosidetta sindrome di asherman, (mestruazioni assenti o scarse dopo raschiamenti per aborto o per emorragie post-partum, aspirazione per interruzione volontaria di gravidanza)
  7. controllo nelle donne che fanno terapia ormonale sostitutiva in menopausa o dopo interventi per cancro alla mammella
  8. diagnosi precoce di iperplasia endometriale a basso rischio
  9. diagnosi precoce di iperplasia atipica e di cancro dell’endometrio
  10. stadiazione del cancro dell’endometrio
  11. polipi cervicali
  12. ritenzione di spirale
  13. residui corioplacentari postabortivi o postpartum 
  14. isterosalpingografie patologiche
  15. monitoraggio delle pazienti a rischio oncologico (obesità, diabete, policistosi ovarica)
  16. controllo dopo isteroscopie operative come miomectomie, ablazione endometriale e sinechiolisi per prevenire la formazione di sinechie

Isteroscopia Diagnostica: Tecnica di Esecuzione

Viene eseguita in ambulatorio, senza anestesia nè locale nè in sedazione nella stragrande maggioranza dei casi.

la paziente assume la stessa posizione di una visita ginecologica.

l’isteroscopista prende l’isteroscopio che consiste in una sonda rigida sottile, munita di lenti e collegata con una telecamera ad un monitor che permette di visualizzare, attraverso un cavo collegato alla fonte di luce, la cavità uterina ingrandita così come apparirebbe dal vivo. Completano la strumentazione un sistema che eroga il liquido di distensione con due cavi di entrata e di uscita.

si apre il rubinetto del liquido e si appoggia l’isteroscopio al collo dell’utero aspettando che l’orificio uterino esterno si apra.

Il mezzo di distensione produce una leggera e progressiva dilatazione del canale cervicale posto al davanti dell’ottica che permette l’introduzione graduale dello strumento, sempre sotto visione diretta, utilizzando una tecnica ben precisa e codificata che consente, di farsi strada e di penetrare all’interno dell’utero. I principi basilari per eseguire una isteroscopia diagnostica col minimo o nessun disconfort per la paziente sono:

1) usare un’ottica a 30° con visione foroobliqua

2) proseguire senza spingere lo strumento ma aspettando la distensione della porzione di canale cervicale davanti all’ottica

Arrivati all’istmo ci si ferma, si aspetta la sua distensione e si penetra con lo strumento nella cavità uterina.Una volta entrati si osserva attentamente la cavità uterina, l’ingresso delle tube, le pareti dell’utero alla scoperta di eventuali patologie che possono causare i sintomi per i quali alla paziente è stato consigliato l’esame, l’endometrio per valutarne superficie, spessore, colore, vascolarizzazione e se necessario si eseguono biopsie mirate.

Nel corso dell’esame possono poi essere scattate delle foto che vengono poi consegnate alla paziente insieme al referto o eseguire una videoregistrazione.

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